In queste ultime settimane di reclusione domestica mi sono interrogato a fondo riflettendo sulla famiglia, l’amicizia, l’amore, il lavoro, l’informazione, il mondo dei social network.
Non sono ancora riuscito a dare delle risposte a tutto, ma in senso generale mi sono accorto di quanto siamo stati bombardati da un linguaggio manipolatore che ci ha allontanato da ciò che è veramente indispensabile. Obbligati ad un mutamento così drastico che il paniere delle priorità è cambiato in egual misura.